«La cosa ancora più grave è che sono mancati del tutto i controlli da parte dei superiori». Il procuratore Corrado Lembo non ha dubbi: «Qualcosa non ha funzionato all’interno». Soprattutto perché, dice il procuratore, «i dipendenti truffaldini occupavano mansioni in tre reparti importanti per la delicatezza delle patologie». A partire da oncologia a finire al personale della Torre cardiologica. Quindi infermieri e tecnici specializzati quasi indispensabili per quei reparti. «Stupisce – ha detto Corrado Lembo – come non se ne sia accorto nessuno. Penso, a questo punto, che vadano controllati i controllori». Ed il procuratore mentre valuta il prosieguo dell’inchiesta, s’attende anche che qualche risposta arrivi dalla direzione sanitaria dell’ospedale “Ruggi d’Aragona” finita al centro dell’inchiesta condotta dalla Guardia di Finanza di Salerno. «Le indagini – ha spiegato il procuratore Corrado Lembo – sono state avviate nel dicembre 2014 a seguito della denuncia di un dipendente che mal tollerava questo sistema. Per fortuna ci sono tanti lavoratori onesti a fronte dei tantissimi che avevano condotte illeciti. Accanto ai dieci indagati – rimarca Lembo – abbiamo individuato una rete di inosservanze ripetute. Abbiamo scoperto ben 850 persone che hanno avuto, più o meno, la stessa condotta. Sono convinto che non basti un controllo con il marcatempo per arginare questi fenomeni. Anche la posizione di questi soggetti è stata pertanto rimessa da parte della polizia giudiziaria al giudizio di questo ufficio». Anche dal punto di vista del Generale Antonio Mazzarotti, comandante provinciale delle Fiamme Gialle, c’è stato qualcosa che non è andato, sotto il profilo della vigilanza all’intero dell’azienda ospedaliera universitaria di via San Leonardo. «E’ venuto fuori – ha detto il Generale – un modello organizzativo carente dell’ospedale. Non andare a lavorare anche per dodici ore e non accorgersi di nulla, è grave. Ed è stato creato sicuramente un danno economico ma anche in termini di servizi offerti». Ed a tal proposito, il presidente nazionale Onmic, Vincenzo Siano ha già annunciato la costituzione di parte civile della sua associazione nell’eventuale processo a carico dei presunti truffatori. (andpell)
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